ACCIAI DA COSTRUZIONE/STRUTTURALI
Gli acciai strutturali e da costruzione sono prodotti non legati e vengono normalmente commercializzati allo stato naturale, ovvero senza alcun trattamento termico.
Condizioni particolari possono essere concordate in fase di ordine:
- distensione (300 °C)
- normalizzazione
- ricottura globulare
- ricottura di addolcimento
- ricottura per determinate strutture
- ricottura per lavorazioni meccaniche a durezza garantita
- bonifica
I prodotti laminati sono generalmente forniti senza eliminazione della “calamina” (ossido di ferro) ma, a richiesta, possono essere sabbiati, decapati, pelati ecc.
Questa famiglia di acciai è essenzialmente contraddistinta dalla presenza di carbonio e manganese, a limiti molto ristretti, con l’aggiunta di prescrizioni, non severe, di zolfo e fosforo. Quando vengono destinati alle lavorazioni all’utensile, è prevista anche l’aggiunta di zolfo (SAE 1141 – 1116 – 1117).
In genere, se non diversamente concordato in fase di ordine, non si richiedono proprietà meccaniche tipo rottura, snervamento, allungamento e resilienze ma solo un valore massimo di durezza. Vengono considerati materiali poveri, ma l’accurata fabbricazione li rende, in ogni caso, adatti ai più delicati e svariati impieghi. La loro idoneità a soddisfare il mercato della ricalcatura è garantita ormai dalla lunga sperimentazione e dalla diffusione raggiunta.
I principali acciai strutturali e da costruzione:
SAE 1141 – SAE 1116 – SAE 1117 – SAE 1018 – SAE 1045 – CB 4 FF – CB 20 FF – C20
Gli acciai di questa famiglia, denominati anche “di uso generale”, rappresentano la categoria più diffusa sul mercato in termini di quantità prodotte. Fanno parte di questa famiglia tutti quei principali elementi di sostegno come intelaiature, impianti in genere, sovrastrutture e tutto ciò che serve a conformare un dispositivo, un congegno, un meccanismo di macchine operatrici o altro.
Gli acciai non legati strutturali sono acciai tenaci con limitato contenuto di carbonio, in cui vengono aggiunte delle quantità di manganese e silicio, in modo da arrivare a un compromesso tra stabilità e un buon rapporto Rp/R (alto limite di snervamento), che permette di ridurre le sezioni resistenti, con conseguente risparmio di materiale dell’ordine anche del 30%. In alcuni casi sono presenti sporadiche quantità di Cromo, Nichel ecc., che provengono dai rottami o dalla materia prima di partenza. Tuttavia, il contenuto di questi è talmente modesto che la loro influenza risulta insignificante, per questo non si considerano nella Normativa. La mancanza di elementi di lega fa sì che la temprabilità sia limitata. Sono anche denominati acciai a snervamento innalzato per riduzione a freddo mediante trafilatura e laminazione a freddo.
Gli acciai non legati strutturali presentano buona predisposizione alla saldatura e alla deformazione a freddo e a caldo. Sono normalmente impiegati allo stato naturale ma possono essere normalizzati o bonificati quando l’utilizzo lo richiede, come ad esempio per la costruzione di alberi, parti di macchina poco sollecitate, bulloneria e viti.
I principali acciai non legati strutturali: