Il carbonio alle frontiere – Prima relazione trimestrale CBAM

Si avvicina la prima scadenza prevista dal
meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM).
Entro il 31 gennaio 2024 gli importatori di acciaio, ferro, cemento, alluminio, fertilizzanti, elettricità e idrogeno dovranno presentare la prima relazione trimestrale.

Introdotto con il Regolamento (UE) 2023/956 del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 maggio 2023 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea il 16 maggio 2023, il CBAM è lo strumento storico dell’UE per combattere la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio e uno dei pilastri dell’agenda europea “Fit for 55”.

La nuova entrata fiscale equipara il prezzo dei prodotti nazionali e delle importazioni, coprendo le differenze dovute a politiche di riduzione delle emissioni.
Questa misura agisce quindi sulle merci a maggior intensità di carbonio provenienti da paesi extra-UE per garantire che non siano vanificati gli sforzi ambientali all’interno dell’UE, contrastare la delocalizzazione della produzione verso Paesi con norme ecologiche meno ambiziose ed evitare la sostituzione dei prodotti europei.

Il CBAM entrerà a pieno regime il 1° gennaio 2026 a seguito della fase transitoria, avviata il 1° ottobre 2023, che interessa unicamente le importazioni di acciaio, ferro, cemento, alluminio, fertilizzanti, elettricità e idrogeno.
Il Gruppo Lucefin si è già attivato nel rispetto di quanto stabilito dal meccanismo.
In una prima fase in cui non è previsto alcun adeguamento finanziario, gli attori coinvolti dovranno comunque comunicare il volume delle importazioni e le emissioni di gas a effetto serra incorporate durante la produzione.

La prima relazione sulle merci importate dovrà essere presentata entro il 31 gennaio 2024, con riferimento al trimestre ottobre-dicembre 2023.

In data 22 dicembre 2023, la Commissione europea ha pubblicato i valori di default che potranno essere utilizzati fino al 31 luglio 2024 per la compilazione delle relazioni trimestrali CBAM.
Concluso il primo periodo di rendicontazione al 31 gennaio 2024, i valori saranno comunque rivisti tenendo conto dei dati raccolti e del feedback dell’industria dell’UE e dei produttori extra-UE.
La fase transitoria consentirà alle Commissione europea di perfezionare la metodologia.

Dal 1° gennaio 2026 gli importatori dovranno acquistare e restituire il numero di “certificati CBAM” corrispondenti ai gas a effetto serra incorporati nelle merci CBAM importate.

LUCEFIN LOVIN’ STEEL

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