Gli acciai per tempra superficiale sono prodotti laminati a caldo, in barre o rotoli d’acciaio, non legato e legato.

Dove non sono previste forti sollecitazioni troveremo impiegati gli acciai al carbonio con trattamento termico di normalizzazione o bonifica e, negli altri casi, quelli legati con trattamento di tempra e rinvenimento.
Si tratta di acciai elaborati con cura, al fine di ottenere una costanza di elementi chimici, con particolarità per il carbonio, componente fondamentale per una garanzia sulla temprabilità.
I progettisti sceglieranno l’acciaio in funzione delle sollecitazioni e delle dimensioni dei pezzi, passando dall’acciaio C43 e salendo fino al 40NiCrMo3.

Normalmente, questi acciai sono normalizzati e bonificati prima di passare alla fase di d’indurimento superficiale; questo perché i pezzi in opera devono presentare una buona tenacità anche a cuore.
Per raggiungere ottimi risultati e per evitare la decarburazione che, come noto, sottrae durezza alla superficie, si consiglia l’utilizzo di prodotto pelato.

La tempra superficiale viene eseguita con fiamma e, molto più comunemente, ad induzione. Il riscaldo è repentino e altrettanto energico è il raffreddamento. Per questo si consigliano delle distensioni (140-180 °C), a valle dell’indurimento. La tempra a induzione penetra nei pezzi in funzione della media o alta frequenza: a più bassa frequenza corrisponde maggiore penetrazione di tempra.

In alcuni casi, dove si vogliono trattare aree limitate o di difficile accessibilità, si può impiegare la tempra laser. Questa pratica è generalmente molto rapida e induce nel pezzo distorsioni minime e durezze superficiali piuttosto elevate.

Il prodotto più comunemente ricavato con questi acciai va dagli alberi a camme e a gomito, a perni, ingranaggi, maglie in genere, viti senza fine, ruote dentate ecc.

I principali acciai per tempra superficiale:

C43 – C48 – Cf53 – 36CrMn4 – 41CrMo4 – 50CrMo4 – 40NiCrMo3